Gli ultrasuoni per la tendinite sono uno dei trattamenti più interessanti del momento, ancor più del laser, poiché non invasivo, fruibile anche a casa e, soprattutto, senza particolari controindicazioni.
Non è un caso, infatti, che per la cura della tendinite gli ultrasuoni rappresentino una scelta sempre più diffusa, consigliata sia dai fisioterapisti, che dagli ortopedici e dai fisiatri.
In questo approfondimento ci occuperemo dell’argomento a 360 gradi, partendo dalla definizione della tendinite fino ad arrivare come agiscono sul problema, nonché i benefici che gli ultrasuoni riescono ad apportare al paziente.
- Cos’è la tendinite
- Tipologie
- 1# Tendinite traumatica
- 2# Tendinite micro traumatica
- 3# Tendinite da stress
- Sintomi principali
- Tipologie
- Ultrasuoni per la tendinite: come agiscono?
- Quando farli
Cos’è la tendinite
Prima ancora di vedere gli effetti degli ultrasuoni per la tendinite, vediamo nello specifico cos’è questa patologia.
Si tratta di una sensazione di dolore, spesso anche acuto, che si manifesta nella zona di congiunzione fra l’osso e il muscolo, nell’intersezione stessa dell’osso o nella guaina del tendine.
Di fatto, la tendinite è un’infiammazione dei tendini, che provoca non solo dolore, ma anche altri disturbi. Si presenta solitamente nell’area delle spalle, caviglie, ginocchia, dei polsi, dei gomiti e delle mani.
In linea generale, per curare la tendinite si consiglia, in prima battuta, il riposo assoluto della zona interessata, abbinata a crioterapia domestica, antinfiammatori e/o analgesici.
Dopo la fase acuta, la terapia con gli ultrasuoni per la tendinite può essere applicata con successo, così come conferma anche uno studio turco del 2021, pubblicato su PubMed, ad opera dell’Università di Antalya e di Karabuk, in tandem con l’Ospedale di Ankara (Dipartimenti di Radiologia; Ortopedia: Fisica e Riabilitazione).
Tipologie
Potendo colpire diverse zone del corpo, va da sé che la tendinite possa essere declinata in più tipologie, 3 per la precisione
1. Tendinite traumatica
È in genere provocata da un trauma importante o da una lesione improvvisa, che può infiammare rapidamente il tendine.
In genere, la tendinite traumatica si presenta soprattutto negli sportivi, ma può anche essere conseguenza di incidenti o cadute.
Anche se un danno può verificarsi in qualunque zona del corpo, circa la tendinite ci sono delle aree maggiormente esposte e/o interessante:
- Spalla: in genere si parla di tendinite del sovraspinato
- Gomito: è il classico gomito del tennista, ovvero l’epicondilite laterale
- Polso
- Caviglia: fa riferimento alla tendinite achillea, ovvero al tendine di Achille
In genere, la tendinite traumatica può avere dei tempi di guarigione medio lunghi, a seconda della gravità del trauma subito.
2. Tendinite micro traumatica
La tendinite micro traumatica è causata da micro traumi ripetuti o da un sovraccarico cronico del tendine.
Generalmente, si sviluppa nei soggetti che effettuano movimenti ripetitivi e prolungati, come chi lavora al pc. È un processo infiammatorio che si sviluppa lentamente, nel tempo, ma può essere davvero molto doloroso ed invalidante.
Le aree comunemente più colpite da questo tipo di tendinite sono:
- Polso: viene chiamata tendinite dei flessori
- Gomito: epicondilite mediale
- Spalla: tendinite del capo lungo del bicipite
- Ginocchio: tendinite rotulea
- Mano: tipico di chi lavora al pc o suona uno strumento
I tempi di guarigione possono richiedere, orientativamente, da uno a tre mesi, ma molto dipende dalla gravità e dall’eventuale cronicità del problema.
Ad ogni modo, è sempre consigliato un cambiamento delle abitudini, che possono provocare il problema (e favorire la guarigione stessa).
Inoltre, gli ultrasuoni per la tendinite da micro traumi è particolarmente indicata, poiché può essere utilizzata subito, ovvero prima che si verifichi la fase acuta.
3. Tendinite da stress
Con la tendinite da stress si fa riferimento ad un problema che può sorgere a seguito di un sovraccarico eccessivo del tendine.
Solitamente, ciò è provocato da uno sforzo intenso e prolungato, tipico degli atleti e dei soggetti che effettuano uno sforzo fisico in maniera scorretta e/o senza un adeguato riscaldamento motorio.
Più nel dettaglio, la tendinite da stress può presentarsi nella zona di:
- Tendine di Achille: è tipico dei corridori e dei saltatori
- Tendine rotuleo: solitamente colpisce i giocatori di volley e basket
- Tendine del bicipite: è un tipo di tendinite che colpisce coloro che sollevano pesi
Anche in questo caso, la guarigione può avere dei tempi medio lunghi, a seconda della gravità del caso.
Sintomi principali
Come abbiamo appena visto, possono esserci molteplici cause della tendinite: cadute, distorsioni, eccessivi sovraccarichi, posture e/o comportamenti errati, incidenti e così via.
Ma quali sono, invece, i sintomi principali? Ovvero, cosa avverte il soggetto affetto da tendinite?
I sintomi sono un campanello d’allarme importante, specie se parliamo di tendinite micro traumatica: in pratica, il nostro corpo ci sta avvertendo che qualcosa non va.
Più nello specifico, se volessimo stilare un elenco dei sintomi afferente alla tendinite, potremmo menzionare:
- Dolore: può essere di varia entità, a seconda della natura del problema
- Gonfiore e arrossamento: segnale di un trauma importante
- Sensibilità del tendine: si avverte soprattutto dopo specifici movimenti e/o dopo l’attività fisica
- Rigidità del tendine: che impedisce il normale movimento dell’articolazione
- Sensazione di debolezza: la zona colpita risulta debilitata dal trauma
- Limitazione motoria: diretta conseguenza di tutti i summenzionati sintomi
Ultrasuoni per la tendinite: come agiscono?
L’azione degli ultrasuoni per la tendinite è particolarmente affascinante.
Tutto si basa sull’effetto della cosiddetta crisi reattiva, provocata dalla onde sonore.
Ma in cosa consiste?
In pratica, gli ultrasuoni creano uno stress meccanico al tendine, mediante la sollecitazione provocata dalle onde sonore.
L’area interessata viene così “allarmata”, ovvero viene stimolata al tal punto da far percepire uno stress maggiore di quello reale.
Ciò provoca un potenziamento della risposta endogena e fisiologica, incrementando l’azione dei processi di guarigione.
Quando farli
Gli ultrasuoni per la tendinite sono consigliati nella fase meno acuta del problema, questo proprio perché l’effetto di crisi reattiva può far aumentare il dolore, almeno nei primi giorni di trattamento.
Per tale motivo, gli specialisti suggeriscono altre cure durante la fase acuta, per poi passare agli ultrasuoni per la tendinite.
Tuttavia, c’è anche da sottolineare che, in alcuni soggetti, i primi giorni di trattamento possono essere non piacevoli, nel senso che si potrebbe avvertire un aumento del fastidio nella zona trattata.
Questo effetto è del tutto normale, in quanto si tratta del meccanismo di risposta del corpo, che si sta attivando per la guarigione.
Per risultati ottimali, bisognerà attendere un primo ciclo di sedute, così come stabilito dal medico, poiché è necessario che il processo di guarigione (e le onde sonore) faccia il proprio lavoro.Naturalmente, sarà sempre e solo cura del proprio medico stabilire quando andranno fatti gli ultrasuoni per la tendinite e con che grado di intensità, nonché di stabilire la durata del ciclo terapeutico e della singola seduta.